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com è nata la storia di icardi e wana nara, dettaglio per dettaglio & dalla viva voce di icardi

Voi lo sapete, io ho un affezzione kitsch per wanda nara e icardi, non potete negare che non sia stata tra le prime a notare del potenziale: chi mai avrebbe potuto capire che lei sarebbe diventata la sua agente paragonandosi " a mino raiola" e che si sarebbero comprati una betnley bianca e blu, se non io ?
comunque ho trovato ,direttamente dalla biografia di Maurito , ALL THE TRUTH su come andò tra i due, direttamente from the source (più l'aiuto di qualche par di ghost writer, e vabbe)
there you go (fonte itasportpress)
i commenti tra parentesi sono i miei

Avevo pensato di organizzare una piccola vacanza per ammazzare le mie lunghe e interminabili giornate da single (oh poraccio). Come se mi avesse letto nel pensiero, Wanda mi scrive: «Mauro, guarda che noi per ferragosto andiamo con Gonzalo Bergessio e sua moglie in barca a fare un giro alle isole Eolie, vuoi venire?»(pazzesco, ma questa è magia). «Certo che voglio». Le ho confermato subito la mia presenza: «Ho giusto tre giorni liberi, e piuttosto che starmene da solo a Milano vi raggiungo molto volentieri». Vi assicuro che trovarsi d’estate da soli a Milano non è una bella sensazione (sto soffrendo per te, giuro ora attacco a piangere). Anche se la gente crede che i calciatori siano accerchiati da amici, non è così. L’amicizia è una cosa seria, e quando sei famoso è difficile trovare una persona che non sia più interessata alla tua popolarità che alla tua persona (ora sto proprio singhiozzando, è come leggere Oliver Twist).
(...) Durante quella breve vacanza è accaduto un episodio significativo: mentre mi trovavo da solo al secondo piano della barca, sdraiato sul lettino ad ascoltare un po’ di reggae, cumbia e bachata (bella musica di merda!), Wanda è arrivata all’improvviso e si è seduta al mio fianco, senza nessun imbarazzo. Abbiamo parlato di musica, continuava a dirmi: «Cambia, metti questa canzone», e dopo un minuto ripeteva, «Dai, cambia, questa non mi piace»(e ci credo!). Avevo una selezione delle mie canzoni preferite, ma a lei non ne piaceva neanche una. In quell’occasione tra noi non c’è stato nulla, nemmeno una carezza.
Il giorno del rientro sono partito molto presto, uscendo da sottocoperta in punta di piedi per non svegliare nessuno, e ho trovato Wanda già alle prese con il figlio più piccolo che piangeva (MADRE CORAGGIO). Ci siamo scambiati un saluto veloce, e in quell’attimo i nostri sguardi si sono incrociati più volte (tipo a beautiful). In quel periodo il rapporto d’amore tra lei e López, che durava da cinque anni, si stava spegnendo.(che culo, mauri') Rientrato a Milano, ho iniziato a sentirla sempre più spesso. Stava nascendo una profonda amicizia, che confermava ogni giorno di più quel presentimento che io avevo già da alcune settimane. Ci parlavamo tutti i giorni, e ci raccontavamo qualsiasi cosa, persino quello che avevamo mangiato a pranzo e a cena (tipo kierkegaard e schopenhauer). Poi Wanda, per farmi sentire partecipe della sua vita, mi mandava le foto dei bambini, ai quali volevo molto bene (di già?) . I suoi figli, durante la vacanza, si erano molto affezionati a me (3 GIORNI) (...) I suoi racconti sono diventati sempre più frequenti, e quando ha iniziato a parlarmi delle sue discussioni con il suo ex marito, ho capito che stava soffrendo molto. Io cercavo di darle dei buoni consigli, pensando prima di tutto ai bambini: «Non ti devi separare perché i bambini sono ancora piccoli, non si meritano questo, almeno fallo per loro»(ma non hai detto che stava soffrendo molto? e perché le dicevi di restare? senti, icardi, non fare che quando smetti di giocare ti apri uno studio di psicanalisi che non mi sembra proprio il caso)
Non ho mai voluto approfittare della situazione, e non ho mai messo davanti i miei interessi rispetto a quelli di Wanda e dei suoi figli. Ma lei non ne poteva più dei comportamenti del suo ex marito (be fai te: smarma di corna da mane a sera!).
[…] Wanda si stava preparando a lasciare definitivamente Catania per raggiungere al più presto Buenos Aires. Prima, però, sarebbe dovuta passare da Milano per regolarizzare i suoi documenti all’ambasciata argentina. E quella era un’ottima occasione per rivederla dopo la vacanza alle Eolie (ottima! sembra uno snodo da trama di febbre d'amore). «Vieni che ci beviamo un mate, cosa ne pensi?»(sarà un chinotto argentino). Sono stato io, questa volta, a invitarla,(e vorei vedere, ti ha invitato alle eolie) e lei ha accettato molto volentieri, portando con sé anche un’amica. (...) Prima di uscire per raggiungere lo stadio, le ho lasciato le chiavi di casa in portineria ("arriva una conn le tettone e i capelli ossigenati, apriglie armà") (...)
A Milano funziona così. Ci sono i cosiddetti palazzi dei calciatori: condomini di lusso in zona San Siro, immersi in una splendida area verde, dove abitano molti giocatori di Inter e Milan (momento pubblicità). Io e Wanda ci siamo fidanzati il giorno dopo: il 27 ottobre, numero che poi mi sono tatuato sul braccia . Ricordo ogni cosa di quel giorno: siamo stati insieme tutta la domenica pomeriggio e il lunedì, giorno in cui lei rientrava a Catania (e l'amica?). Dopo quel weekend ci siamo sentiti ogni giorno, a tutte le ore. Stavo sveglio fino alle cinque del mattino per messaggiare, e a furia di scrivere mi aveva persino iniziato a farmi male la mano (saranno contenti all'inter). (...)
E alla fine, il giovedì della settimana successiva, mi ha raggiunto a Milano, per trascorrere insieme il fine settimana. La nostra prima uscita in pubblico è stata all’Esselunga. Siamo andati a fare un po’ di spesa, perché in casa non avevo nulla (..) Dopo cena abbiamo passato una serata romantica in centro, tra il quadrilatero della moda, piazza della Scala e la galleria Vittorio Emanuele. In piazza Duomo ci siamo fatti scattare una foto da un ragazzo seduto sui gradini della chiesa. Lui non mi ha riconosciuto: in quel periodo non ero ancora famoso. Sicuramente oggi non potrei permettermi una serata simile senza rischiare di essere assalito dai tifosi.(beati questy povery!)
[…] Ma non passa molto tempo prima che il destino mi giochi un brutto scherzo. Durante un allenamento infrasettimanale, ho sentito all’improvviso un forte dolore all’inguine, che si rivela essere un infortunio da non trascurare. Secondo i medici poteva trattarsi di un’ernia inguinale, una sports hernia (...). La mia condizione fisica è degenerata ben presto in una pubalgia, e in squadra circolava la diceria che questo disturbo fosse stato causato da un’eccessiva e sfrenata attività sessuale con Wanda (mbè, mica t'hanno detto con enrico papi) . Una delle tante idee folli delle persone invidiose del nostro amore (it's a mad mad world!). Ho sentito il dovere di affrontare subito questo argomento con i miei compagni di squadra, anche se sulla mia serietà non vi era la minima ombra di dubbio (oddio no, voglio i tapes di quel discorso! please!) . E così ho preso da parte ognuno di loro e ho raccontato quello che stava succedendo con Wanda (pazzesco! vi prego! voglio lo speciale su "sfide") . L’unico che mi ha dato torto è stato Milito (!). Diego aveva le sue buone ragioni (?): i giornali non facevano che parlare di me e Wanda con allusioni di cattivo gusto, spesso offensive e lesive della privacy nostra e di quella dei bambini. Tutti gli altri erano dalla mia parte e non hanno dato peso alle chiacchiere e alle opinioni infondate della gente.
PRICELESS.


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