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Ieri ho fatto una cosa che volevo fare da quando sono a roma: sono sta a via carlo poma


FOTO D'EPOCA

Ho sempre voluto visitare via Poma e ieri ho preso il coraggio e i 20 minuti che ci vogliono di tram da dove sono io e ci sono andata.

Sono sempre stata affascinata dal delitto di Via Poma perchè lo trovo un caso molto più senza uscita di quelli mai successi in Italia, non a caso hanno provato a condannare- e poi rilasciare- un fidanzato che non c'entrava nulla e forse non era neanche fidanzatissimo, giusto perchè era l'unica persona minimamente collegabile e con un'alibi da molti messo in discussione ma in realtà solido. Solo non solido come il fatto che a quell'ora, in quel palazzo e in quell'ufficio non ci fosse nessuno. A parte il killer.

Avendo abitato in un palazzo non solo molto simile ma anche in cui c'erano solo uffici conosco benissimo la sensazione di trovarsi sola in una palazzina, ed essendo la palazzina dove lavoravo anche una gemella di quella in cui vivevo, so anche che significa aggirarsi per edifici razionalisti, un pò spettrali, molto duri , freddi. E comunque una delle mie grandi paure è proprio quella: la gente che vede e si gira, o che ha un idea e non lo dice, portieri che parlano e non parlano, insomma i famosi "famose i fatti nostri"

Sono quindi scesa a Lepanto ed ho rifatto tutta la strada che la povera simonetta faceva per arrivare da casa sua (lei partiva dalla fermata subaugusta) all'ufficio. La prima cosa che va detta è che dalla fermata metro all'ufficio saranno un 400 metri, non l'immediatezza di cui si parla, in cui si passa per una via centrale -via Lepanto appunto- che al 7 agosto doveva avere solo balle di fieno, anche se abbastanza percorsa da autobus.

Per arrivare proprio a via Poma, che è subito prima di piazza Mazzini, bisogna poi passare per una via molto carina -via tazzoli- che ha una cosa che fin ora non avevo ancora riscontrato in queste zone : un viale alberato sul marciapiede, sia a destra che a sinistra, non so se fosse così gia nel 90 , quando morì, ma sicuramente ha un che di buio e riparato, anche perchè a senso unico.Tutto ciò per dire che ci sta benissimo che venisse seguita,senza essere notati-e.

Sia di fronte a via Poma che dietro ci sono palazzine. quella davanti è una palazzina molto moderna e cool,con vetri colorati (potete vedere tutto su google maps), ma anche qua sono ovviamente solo uffici e poi non so esattamente se all epoca già ci fosse. dietro anche c'è una palazzina molto nuova e vicinissima, praticamente nello stesso lotto, con ben 27 finestre a piano per 5 piani, credo sempre uffici. In ogni caso, fossero anche case, poco conta, perchè non affacciano direttamente sull ufficio del terzo piano,scala b dov'è stata ritrovata: ahimè l ufficio in questione affacciava verso destra, dove appunto non ci sono dirimpettai.

Nello specifico della palazzina non è affatto come la immaginavo: avendo visto le foto m aspettavo tutt'altro, mentre invece ho trovato una palazzina non altissima:le famose colonne all'ingresso (tipiche anche nella mia città) non raggiungono neanche i tre metri, il che fa pensare a un tardo razionalismo, almeno ai miei occhi semi esperti, sono anche più ravvicinate di loro di quanto sembri: appena si entra sul retro del colonnato vi è una scritta in pietra rilevata a tale ivo oliveti, aviatore . in pietra eh, non in lapide, messa li nel 36. non ho idea del perchè proprio la.per simonetta invece nulla.

come dicevo, è tutto più ristretto: il famoso ingresso dove pasteggiavano i portieri delle due scale è un normalissimo giardinetto (non è proprio un giardino: è in pietra ma con delle sedute e delle piante attorno) con fontana presso cui è impossibile non vedere chi entra : è esattamente all'ingresso, anche se i due portoni sono laterali ad esso .

sulle palazzine sono esposti dei simil graffiti con tipici simboli littori sotto le maggiori finestre, non ho idea del perchè non si siano mai visti , sono belli grossi. la costruzione è diversissima da quelle del resto della via e anche in prossimità. Via poma inizia un pò prima e finisce con questa palazzina.

la palazzina in se -anzi direi il complesso- è ben tenuto, direi che è stato ripitturato di giallo 15 anni fa- anche se ha degli spiazzali enormi in cemento un po tristi verso le ale esterne di cui non ho capito non tanto l'uso attuale, ma quello originale.

la palazzina dov'è avvenuto l omicidio è sulla dx ed ha una bungavillea su un muro

mentre ero la, con la fortuna di trovare chi mi aprisse, ho notato che appunto essendo tutto molto piu compatto du quanto si creda nell opinione pubblica ,era molto difficile girovagare senza farsi notare: non c erano i portieri, è vero, ma sono entrate e uscite nei 20 minuti che sono stata almeno 6-7 persone. vero è che ieri non era il 7 agosto, true.La mia idea è che i portieri non dovevano essere dove dicevano di stare , ma anche che non ci fossero stati loro e anche non ci fosse stato nessuno, qualcuno deve aver sentito . si sa che anche l'assassino ha chiuso le finestre e abbassato ila serrande. doveva immaginare la pericolosità.

soprattutto non ho capito come hanno fatto i portieri a non sentire le grida d angoscia della sorella e dei suoi accompagnatori il (suo ragazzo, il datore di lavoro, il figlio ) anche se dal seminterrato. ripeto, è tutto molto più compatto di quanto sembri (per i portoni d acciaio, dove sembra possa passare un suv, non potrebbe passare manco una smart) e tutto molto più ambiguo.

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