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MITI ANNI 90: Konsel


Konsel me lo ricordo non solo perchè fu il primo portiere bono della storia (di solito i portieri erano tarati su dei padri imbalsamati di famiglia mixati a dei commercialisti, a volte non erano manco fisicati e più di una volta erano vicinissimi ai 40) ma anche per un episodio curioso, che non scorderò mai e che lo fa rientrare di diritto nei miei personalissimi miti anni 90

A 14 ANNI mia madre aveva acconsentito per qualche motivo a prendermi un ombrellone ad uno stabilimento chiamato Can Cun insieme ad una mia amica. Dico inspiegabilmente perchè mia madre in quanto giornalista di cronaca nera temeva incidenti , avvenimenti nefastissimi, o che le autombulanze non trovassero la strada una volta che l'incidente sarebbe sicuramente avvenuto! Questo perchè in quanto giornalista aveva saputo la mega non notizia che l'amministrazione locale aveva appaltato le ambulanze ad una societa esterna e per mia madre questo equivaleva a gente che, in anni pre tom tom, salisse sull'automezzo e dicesse "ok, c'è questa emergenza a via delle rose...te cerchi sulla cartina io intanto mi fumo una sigaretta,eh?"

Ma sto divagando

Il CAN CUN doveva darle sicurezza -ps non crederete a quella storia dei genitori giovani più accondiscendenti, no, per carità- e quindi per la seconda o terza volta nella vita presi un pullman (non riesco assolutamente a ricordare perchè non ci andavo in motorino) e iniziai ad andare al non distante mare di latina, circa 6 km tutti fatti rigorosamente senza pagare mai il biglietto e in una bolgia composta dachi non lavorava ovvero ragazzini giovanissimi o anziane col loro look che non ho mai capito dove lo prendessero (no davvero, dove si vestono i vecchi?dove trovano le borse di paglia con i fiorelloni?dove trovano le visiere di paglia con attacato un foulards?dove trovano i costumi taglia 9 in stampa florealissima?)

al can cun eravamo ovviamente le uniche due ragazzine senza famiglia. Erano per la maggior parte madri e figli o anziani con badante. C' era un ragazzo carinissimo di roma che faceva parte di questa seconda categoria, ovvero era la con il nonno e badante -mi impietosiva e allo stesso tempo inorgogliva l'idea che uno da roma venisse al mare a latina- che rendeva piacevolissima tutta l'estate, ma devo dire che in generale di ragazzi ce n'erano molti nonostanti io avessi immaginato la spiaggia privata come un posto extralusso solo per pochi eletti e sicuramente non sotto i 15 anni.

Però eravamo le uniche a poter dire "venite al nostro ombrellone, no?" senza dover dividere l'ombra con altre 2-3 persone o temere di svegliare qualcuno, per l'ovvia invidia di un gruppo di altre pischellette che risero di gioia, scommetto, l'anno in cui facemmo la prenotazione tardi e non c'erano più posti e dovemmo andare ad un altro stabilimento li affianco ("no da voi è troppo lontanooo" ,dicevano finte tristi)

la nostra vicina di ombrellone anche era di Roma. Era una donna bellissima bionda che aveva sempre la coda con figlioletti piccoli . Il fidanzato appariva mensilmente ed ogni tanto la raggiungeva un amica:erano simili, capelli lisci,braccialetti,occhiali da sole, costumi militari, non abbasavano mai la sdraio tantissimo come facevamo noi ma la tenevano a metà, non stavano mai sotto l'ombra tutto il tempo e non si facevano il bagno. Non inzozzavano gli asciugamani come noi altre e non mangiavano i magnum ma al massimo un ghiacciolo. A pensarci la chiamo donna ma doveva avere l'età mia di ora, a me sembrava vecchissima invece e le poche volte che arrivavo sgommando e alzando la sabbia le dicevo mi scusi

Un giorno Alessandro ci stava facendo sotto nostra pressante richiesta la lista dei giocatori più belli dal vivo. dato che lui era di Roma e giocava a calcio nei pulcini del suo rione per noi era automatico che conoscesse anche i calciatori della roma, e quindi ci stava facendo un distillato di chi tra quelli che aveva visto lui (praticamente tutti, di tutto il campionato)meritasse e o no:Totti era evidentemente superlativo ,anche Del piero (che aveva visto non si sa dove, comunque non lodato perchè "basso") Candela era una gioia per gli occhi e pure simpatico, anche i giocatori della lazio (chiesti da me, da sempre un mio pallino nonostante tutto)erano guardabili: nesta, casiraghi, mancini non sfiguravano certo, doveva darmi tutto sommato ragione e malincuore, quando la tipa dell'ombrellone di lato si staccò dal telefono e ci disse "E perchè, Konsel?"

Era la prima volta che ci rivolgeva la parola, siamo rimasti in ssilenzio come si fa con gli "adulti"ma anche con qualcuno che non vuoi per niente infastidire per non rompere l'incantesimo, come quando devi convincere i suicidii a rientrare: lei continuo

"Konsel do lo metti? eddai, oh, è proprio un bel ragazzo"

"Si si" dissi subito, io da nuova migliore amica e lecchina "è vero"

l'amica mia non disse nulla perchè probabilmente Konsel, il nuovo portiere della Roma, austriaco brizzolato voluto da Zeman,non era nelle sue conoscenze, invece Alessandro disse "eh, si..." in quel modo in cui quando hai 15 anni non sai veramente considerare belli quelli con i capelli grigi. manco io ero capace.ma me la volevo amicare. Poi stava per aggiungere qualcosa, aveva già la bocca aperta quando arrivò uno da dietro :non capivo se era l'uomo o un amico, erano tutti uguali, tutti depilati tutti col gel resistente alle onde ," Oh ciao!" le disse lei, mi ricordo che lui si abbasso col suo costumino verde a salutarla,lei manco s'alzo dal lettino-noi il lettinonon lo prendevamo mai mai, nessun adolescente lo prende d'altronde.

Mi so sempre chiesta che ci stava per dire su Konsel, per me qualcosa tipo che lo conosceva bene, erano vicini come noi all'ombrellone o magari che c'aveva avuto una storia -impossibile:konsel era sposato ,soprattutto parlava solo austriaco- , forse stava per dirci "ho qua il numero, se volete lo chiamo ve lo passo, oh, sapete il tedesco?si?" o magari aveva una sua maglietta,ce l'avrebbe portata a far vedere (anche se ho sempre avuto schifo delle maglie dei calciatori usati,temo sempre che la gente le tenga come reliqui e non le lavi, come quel ragazzino alle medie il cui zio giocava non so con chi ed aveva scambiato la maglietta la domenica prima con ganz e lui l'aveva portata a ascuola a farla vedere a tutti così, SUDATA...brr...immaginate quanto puzzano?quanto puzza un calciatore a fine partita? )

Non ci parlammo mai più. Konsel è stato venduto o l'anno dopo o quell'estate. E per me loro sono una cosa sola. Vai roma nord, torna a farci sognare!

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