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Il Tristissimo mattone di Bellocchio a Cannes


Qualche anno fa sono tornata a casa di notte e su raitre facevano questo film comico in bianco e nero degli anni 40.

Nel film c'era un uomo,il classico avventuriero vestito elegante e notava una ragazza cicciotella e tracagnotta, che portava del ghiaccio per un party, l'uomo interessato chiedeva dunque ad uno affianco a lui

"ehi, chi è quella? Quella piena di ghiaccio?"

in quel momento passava una donna piena di gioielli e lui rispondeva

"oh,è gloria van der bilt, la milionaria"

era una gag talmente stupida che sono scoppiata a ridere da sola alle 2, e guardate che è raro ridere dal nulla, senza uno che rida prima.

Dopo ho scoperto che il film si chiamava "hellzapoppin", ed era un pilastro della comicità mondiale, insomma chiedere cose altrettanto divertenti come poi si sarebbe rivelato per intero, era quasi impossibile; però ecco neanche l'ennesimo mattone in cemento armato Italiano uscito dalla premiata acciaieria Bellocchio, in collaborazione addirittura con Massimo Gramellini, a sto giro.

Il film,fai bei sogni, gira intorno alla storia autobiografica di Gramellini, che perse la mamma a 9 anni e dopo passò tutta la vita a stare male ad avere crisi d'ansia sempre senza risolvere il problema e vivendo il lutto per 30-40 anni.

UHM.

Cosa dice una scelta del genere da parte del mondo? la commedia in america ebbe il suo apice con la venuta della grande crisi del 28: all inizio si fecerò dei film che raccontavano la crisi ma poi capirono subito che la gente voleva svagarsi,altro chè vedere della mamma di Gramellini che muore.

Non capisco perchè invece il nostro cinema sia ferocemente impegnato al non intrattenerci ,al raccontarci storie che appestano le ali,anche le rare commedie che si producono sono piene di moralismi viscidissimi, con pamphlet che spuntano da tutte e parti. Davvero siete sicuri che il cinema italiano stia rinascendo? forse, ma forse partorito da un mix satanico.

Per me il cinema è trama: serve un inizio una parte centrale e una fine. NOn è riflessione e non è racconto -fiume. I grandissimi maestri potevano permettersi di fare cose senza base e improvvisate,ma qualcosa mi dice che luca guadagnino non sia proprio l'erede di robert altman

Per me il cinema poi è sceneggiatura a intreccio ed è una cosa per gli altri:le tue suggestioni e i tuoi ricordi e i tuoi sogni interessano agli altri forse se sono tua madre e i tuoi fratelli. Il cinema è sottigliezza: non si può sbattere il mostro in prima pagina tipo storia piagnona che prende tutti. Il cinema poi è fantasia, nel cast .Il cinema NON è riciclo . Il cinema non é Film commission con strapotere.

Il cinema è recitazione espressiva. Il cinema è bel disegno dei personaggi.

Mi fa davvero impressione che un produttore dica si ad un progetto del genere, mi fa impressione che potrebbe finire in tv. E a che alle 2 della notte qualcuno invece di ridere per una gag scema possa beccare mastandrea che fa il reporter sofferente.

Per me non è così che dovrebbe funzionare non solo il cinema, ma il mondo.

(faccia seria su sfumatura in nero e SSSTOP.)

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