Il Figlio di Bargiggia sospeso per 10 turni per aver detto "negro di merda, ridacci i marò"
Paolo Bargiggia è un pilastro nazionale. E' il più hipster dei giornalisti ed insieme a Bagatta e Pistocchi crea una trinità di showman solo prestati al calcio e allo sport in generale, in realtà veri e propri one man show alla fiorello che travalicano il loro ruolo , ingiustamente piccolo.
Finite le cazzate, Bargiggia ha un figlio, tale Luca, classe 1996 che gioca nella Clodiense. Durante una partita con il Virtus Castelfranco ha urlato ad un giocatore "negro di merda, ridacci i marò", da cui poi sarebbe nata una rissa in campo , un espulsione e però vedì, anche la restituizione dei marò qualche giorno fa.
La squadra ha subito fatto ricorso, perchè l'apostrofato è "di pelle olivastra e non nera" quindi l'ingiura non casca nel razziale ma nell' "intercalare di routine"
YESSIR.
Oggi invece l'appello ha respinto e confermato le 10 giornate con tale spiegazione “La circostanza che alle parole offensive sia stato soggiunto “ridammi i marò” non attenua la valenza denigratoria della precedente espressione, anche perché l’evidente richiesta di “restituzione” alla propria persona (“ridammi”) è del tutto priva di senso logico: la sanzione va dunque confermata, tenuto anche conto del comportamento processuale del calciatore che, in occasione della riunione, in risposta a specifica domanda, ha negato di aver pronunciato la frase 3 discriminatoria refertata, ponendo in essere un inaccettabile tentativo di contrastare la valenza probatoria del rapporto”
Cioé quindi il problema è che ha detto ridammi i marò ma a qualcuno che non aveva questo potere. Se avesse giocato che so contro il figlio di un ufficiale alla cassazione indiana e l'avesse detto a lui probabilmente avrebbe avuto un applauso . E la coppa campioni della serie l'importante è venire al campetto.
Bargiggi, non (ci) mollate!