top of page
Recent Posts
Follow Us
  • Twitter Basic Black
  • Facebook Basic Black
  • Google+ Basic Black

Datato o no? American Beauty


Datato o no rivisita attraverso il mio gusto sopraffino i grandi classici instant-cult della storia recente per scoprire se il loro successo sia stato sensato o fosse solo frutto di isteria di massa/passaparola bizzarro.

Nel 1998 all'imberbe Sam Mendes, con all'attivo numero 0 di film , viene proposta per non-si-sa-quale-ragione la sceneggiatura di "American Beauty", scritta da Alan Ball in quello che suppongo fosse un periodo ispirato ma non allegrissimo.

Il film sbanca completamente non solo gli oscar ma anche i cuori e la critica di tutti: c'è chi parla di capolavoro inarrivabile, chi di rifondazione cinematografica (sto improvvisando!) : Kevin Spacey finalmente è degno di essere un primo'attore con i fiocchi, annette bening poi, tutti si comportano s e l'avessero già sentita. Non va bene per i tre giovani protagonisti: spariscono tutti e tre, per lasciare la gloria agli adulti: se Spacey vincerà l'oscar proprio quell'anno , Chris Cooper lo aggancerà due anni dopo. Annette Bening è ancora là che aspetta, ma sono sicura che alla 20 esima candidatura succede qualcosa, forse uno in latta.

Ma rivederlo oggi,senza campagnie pubblciitarie, senza foto simbolo, com'è davvero American Beauty? bè, prima di tutto, è molto schematico.

E' la storia piena di stereotipii di un uomo che ha una moglie odiosa, che per nessuno motivo riusciamo mai a immaginare come migliore, un tempo - nonostante in extremis ci venga presentata così- ed una figlia tettonissima ma che per qualche motivo vuole rifarsi il seno.

In realtà nessuna delle relazioni di questo film é probabile, come nei peggiori c movies, quelli dove la bellona senza cervello è amica di un emerita banana di donna, ma questa potrebbe essere una forza.

Premetto che questo film é davvero scritto bene: la lunghezza scene é giusta, c'è anche un twist finale che neanche serviva moltissimo , è solo che è pervaso da un ironia che non fa ridere per nulla.

Come tutti i grandi e riusciti drammi American Beauty vuole avere i suoi momenti "comici", ma non ci riesce:la madre così isolata che pensa di aver sentito qualcuno? Non fa ridere. La moglie trofeo di Buddy Kane? Neanche. In realtà avrebbero potuto, è la mano "commedia" dell'autore che non c'è. Ma andiamo con ordine

Lester ha 42 anni (portati malissimo) e narra il film dalla sua morte ( tipo viale del tramonto, mooolto tipo) la moglie non è solo "una donna particolarmente insopportabile" ma una che non ha sfumature in questo suo avvizzito carattere.

Essa vende case, Lester lavora in un ufficio random: ancora per poco: viene licenziato.

La moglie si concede al "re delle vendite immobiliari", malissimo castato con Peter Gallagher, un uomo che non potrebbe rappresentare il viscidume degli agenti neanche con mille plastiche. In effetti devono essersene accorti anche loro, perchè le sue scene sembrano tutte tagliate.

Anche Lester ha il suo amorazzo in working: perde la testa per un'amica della figlia: o meglio, dopo aver visto la bella angela ballare in uno di quegli spettacolini A CHE SERVONO ME LO SPIEGATE da cheerleader , "progetta" di mettersi in forma per poi un giorno poterci andare a letto. Completa il quadro l'omofobico vicino di casa che come tutti i gay passivi vede gay ovunque persino nel figlio che, anzi, pillucca la figlia del Lester da quel dì, alle spalle di tutti come fa con la sua vendita di erba.

Prima cosa: omosessuali (che corrono!) , che vivono insieme, che lo fanno apertamente, non sono più un drama. Anzi. ricordiamoci che Altman mostrava una coppa gay con figli in "a perfect couple" nel 1973. quindi Mendes, lascia sta . Idem si può dire dell'uso e spaccio di marijuana liberamente mostrato. Non mi fate neanche cominciare con i tradimenti vari, i concubinaggi e il lolitisimo: no dico, sul serio. Se attacco a parlare del cinema pre-code è la fine.

Quindi tutta questa parte del film è maleodorantemente stantia.

Il resto è solo un buon giallo-thriller, purtroppo indeciso tra la storia-storia e il racconto dei personaggi, I personaggi non sono molto più che macchiette : Annette bening: che materiale avrà mai avuto tra le mani nello script per interpetare tale arpia in maniera cosi poco dissimulata?

La stessa jane: come si fa a tifare per lei? e ripeto: in quale mondo distopico una così sarebbe amica di una cheerleader col cervello arrotolabile in un coriandolo?

l'unico che mi colpì all' epoca era wes bentley, purtroppo oggi conosciuto solo dal suo vicino di casa. ahbbè. Capita!

il finale poi, è troppo risolutivo: tutti mentivano ! yahu! che scoperta! credo ad oggi che una delle scene più belle e significative fosse la scena dei piatti nazisti (non spoilero troppo): è un punto di non ritorno: il colonello franz kitts non è solo intollerante , è un nazionalsocialista- fan che spende soldi per comprare vere tincaglierie nazi trovate in qualche bunker. E' anche doppiamente scemo perchè trattasi probabilmente di falsi. E' un uomo di rara cretineria e bocconaggine. Ed ovviamente, è tutto in mano a lui.

VERDETTO: con meno enfasi, sarebbe stato il capolavoro che é

bottom of page