Cose della messa che non ho mai capito
- Claudia
- 26 dic 2015
- Tempo di lettura: 2 min

Non che sia una grande frequentatrice di messe e canti ma ogni volta che ci vado, quasi trascinata, ci sono cose che mi lasciano incredibilmente "dubbiosa", per rubare un modo di dire Robert Altman (altro gran conoscitore di chiese)
1)è VERAMENTE COSA BUONA E GIUSTA
Non so voi, ma io ho sempre creduto che fosse una domanda. No, non creduto nel senso di "mi sembrava", ma nel senso di "ne ero totalmente sicura e convinta". Il prete ci chiede se lo sia veramente cosa buona e giusta glorificare Gesù (indizio: si)
Credo di aver capito che non fosse una domanda circa, non so, 5 anni fa.
2) O RE DEL CIELO
Forse io sono completamente pazza ma quell o re del cielo l'ho sempre letto come un esclamazione napoletana ( "'o re")
3)E RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI
Rimetti: un verbo che usato solo in questa frase ha il potere, davvero divino, di cambiare da noto sinonimo di vomitare a ... cancellare? E perchè c'è quell' a dopo? cancella a noi? si continua con il napoletano? O significa ridacci a noi i nostri debiti? E cosa minchia dovrebbe significare? Scusate la parolaccia, siamo in chiesa, lo so, ma per me "rimetti a noi" è il vero mistero della Chiesa.
4)QUANDO IL PRETE CANTA DEI PASSI
Perchè ogni tanto i preti scoattano e canticchiano anzi neniano quello che leggono?
5)IN QUEI GIORNI
Con tutti i modi di dire che ci sono per indicare un preciso lasso di tempo è incredibile come in quei giorni sia passato direttamente dall'essere il brano di apertura di ogni parabola a un tipico modo di dire per descrivere il ciclo.
Più che incredibile . Divino. Un vero miracolo di Natale
BUONE FESTE A TUTTI!
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