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In memoria di Mattia Destro, quando era alla Roma


Mattia Destro alla Roma, era il classico bravo ragazzo / bravo a segnare

La Roma l'aveva preso dal Siena, doveva aveva segnato lo spropositato 12 gol in 30 giornate, nel 2012.

Era la Roma sboronissima della prima gestione americana: quella dell' in 4 anni -poi diventati 5- vinceremo tutto, quella degli Enrique, dello Zeman da doppio allenamento, dell'appena uno segna lo compriamo. Ma pur sempre Roma. E lo dico da Romanista. Destro si accorda per andar dai giallorossi, alla faccia di Juve ed un sacco d' altre. La promessa è ovvia, quella di giocare da titolare (Zaza fermo in panchia alla juve da ll'inizio dell' anno dopo i 15 gol al sassuolo della scorsa stagione sa benissimo di cosa parlo) e non viene delusa: Destro segna 24 gol in 57 partite, una media buonissima. Ma molti sono in coppa italia e molte sono le panchine da infortuni. Ma soprattutto qualcos altro.

Destro è insofferentissimo. minaccia di andarsene anche quando è tenuto in panca per un infortunio. Lo fa proprio alle telecamere. Detto da lui, che sembra un agnellino da svezzare è come sentire un bambino angelico che bestemmia. Ma soprattutto c'è quel prestito maledetto al Milan

A settembre 2014 Destro va in prestito al Milan per 6 mesi: anche qua, pochi gol anzi zero. Tranne uno, proprio contro la sua squadra, la squadra dove tornerà a brevissimo . Mattia esulta, festeggia, si toglie la maglia, fa un giro sotto la curva del Milan, era l'80 esimo minuto. E la Roma dice ciao per sempre allo scudetto. E a Destro.

Destro si giustifica: professionalità, bravura, paura di essere accusato (da chi? da Galliani?) di non segnare apposta: si, si giustifica, ma neanche tanto, qualcosa si è incriccato, forse lo capisce anche lui, ex convocato in nazionale che aveva festeggiato il matrimonio a forza di un "grazie Roma" alle 3 di notte in quel di Ascoli solo pochi mesi prima

Sabatini se lo segna. Pare non gli parli più. a gennaio -letteralmente settimane dopo il famoso gol- Destro torna in rosa alla Roma: si fa tutto il resto del campionato (Seduto ,sdraiato, in tribuna) ma ad agosto viene venduto, e non ad una grande offrente come il Monaco, ma al Bologna in lotta per la salvezza. Destro non ci sta: si attacca al contratto, ai bonus, al fatto che non vuole riunciare al suo stipendio, persino alla moglie che non vuole trasferirsi . Niente da fare. Destro va a Bologna, dove non segna neanche se fosse una questione di vita o di morte.

O meglio: non segnava. A venirgli incontro per aiutare il suo score purtroppo penoso è ancora una volta la sua ex squadra, ed ancora una volta Destro si rivela decisivo nell'interrompergli il suo sogno scudetto. Intendiamoci: il campo è un pantano ingiocabile (campo di pallanuoto lo chiamera rudi garcia, con conseguente invito della pallanuto a roma ad assistere ad una loro partita) la Roma perderà persino una in casa con l atalanta, ma quel gol di rigore, all 84 esimo, di Destro, che chiude un 3 a 2 su 3 a 3 riporta la Roma all'ambizione vana " concentriamoci sulla champions" e Destro sulla traiettoria gol: ad oggi è a 4 gol in 16 partite: non male, non bene, non da Destro. Ma in piena rinascita. Scrive su twitter "non sai quanto mi mancavi" riferendosi al gol, anche in quel caso festeggiato senza maglia, sotto la curva, sotto la pioggia, soprattutto sotto i fischi degli ex romanisti. è proprio vero, la Roma ti fa bello, Destro.

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