Treno Di Panna
- Claudia
- 1 dic 2015
- Tempo di lettura: 2 min

Ah c'è di mezzo Claudia Mori.
E' sempre bello incappare in filmbrutti e trash in maniera così insperata, tipo quest'introvabile cafolavoro rifiutato anche dal suo sesso autore - E CE CREDO- De carlo , Treno Di Panna, basato su un suo bestseller.
Cioè un film come questo non può essere giustificato neanche dal fatto che il regista non è un regista nè uno sceneggiatore o che l'attrice protagonista sia la rigidina Carol Alt, con in seconda la sua emule in non movenze Cristina Marsillach.
Nulla può spiegare tutto ciò. Il fatto che ad esempio tutte e dico TUTTE le battute vengano date una a 15 secondi dall'altra. Tutte. Non c'è nessun motivo: non può essere una scelta di stile. sarebbe come dire che federica pellegrini parla volutamente così.
Rubini, servito malissimo da frasi senza senso e tutte sconnesse ( "è incredibile come questa città dall'alto sembri un cimitero. Quanti soldi servono per comprare acqua e erba finta"). straordinariamente non soccombe, anche se obbligato anche lui alle pause d'ordinanza, nel suo caso persino dentro una frase stessa. Anche l'accento pugliese è ben nascosto, anche perché interpreta un ragazzo milanese in cerca di fortuna in una Los angeles dove tutti parlano italoamericano.
("cosè che tu facci a parte insegnare italiano a mi' moglie?")
Non esiste una vera e propria storia, ma in particolare non esistono i rumori perché è tutto ridoppiato in studio, cosa che andava bene ancora ancora in rimini rimini, ma che a Los Angeles è francamente inaccettabile. Inoltre, a che serviva girare direttamente a LA se la città non si vede mai mai mai? A parte far buttare soldi a Adriano Celentano per punirlo di qualcosa?
Momento clou: il momento in cui sergio rubini si licenzia dal suo lavoro d'insegnate di italiano perché una ragazza ha osato invitarlo a cena! neanche in the lady!!
"ora basta basta, mi sono proprio stufato, basta", costantino, trema!
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