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La Storia Non Ufficiale Di Beverly Hills


più o meno....

Spesso quando le tv americane producono dei "Vere storie di.." tendono a presentare il protagonista come il più importante al mondo in quel dato periodo in cui quel qualcosa è successo. Per dire, un documentario su "Goldie Hawn "e il suo divorzio di E true hollywood story la descriveva come "una delle 4 attrici più importante dei 70" : premesso che non è minimamnte così, -ma non per colpa sua, solo che sai erano gli anni di una certa jane fonda, diane keaton, mia farrow e liza minelli, e siamo già abbondantemente a 4 - dubito anche che sia un complimento. Tutto quello che vedrete o comunque che si descrive in questo "la storia non autorizzata di Beverly Hills" mi sento invece di confermarlo: si, Beverly Hills è stata una serie capostipite, importantissima, di successo planetario serio e inmodificale, senza angoli bui (tutti i protagonisti erano famosi allo stesso modo), con puntate memorabili se non serie intere. Quando Beverly Hills arrivò in Italia, nel 1990 divenne un tale instant cult che la mia io settenne disse subito soltando vedendone la pubblicità "so già che lo vedro". E lo vedevo con mia madre. Perchè questo era Beverly Hills: innocue storie liceali buone per i trentenni quanto i bambini. A sentire questo film la cosa ando più o meno cosi: Aaron Spelling inzialmente non voleva farlo perchè "non sapeva nulla di liceali ricchi" (si vede che invece sapeva molto di milionari texani di Dinasty o di ladre bonissime di Charlie's Angels, sue altre due serie) quando invece si rende conto all improvviso: ehi, un momento, io ho una figlia liceale milionaria! Tori! Tori Spelling non solo quindi convince il padre ad accettare ma in un momento che richiede un pò di sollevamento del senso della realtà lo aiuta anche a fare il casting chiedendogli di assummere più o meno tutti i fighi che ha visto in tv, forse perchè gia sapeva che avrebbe avuto il ruolo di Donna, ottenuto attraverso un provino in cui aveva cammuffato il suo cognome, inutilmente tral'altro, dato che ,you know, la gente che lavora con tuo padre da vent'anni tende a sapere come sono i suoi figli. Questo film segue il solito passaggio di tutti i film sulle serie tv: ad una prima parte dove nessuno guardava il programma e sembrava dovesse chiudere ne segue una immediatamente dopo in cui finalmente arriva il meritato successo ed in cui i nostri vengono seguiti da fan e, i dunno, Ronald Regan gli fa i complimenti quando incontra Brendon e Dylan in un ristorante. il personaggio della cattiva è dato tutto senza sfumature a Shannen Doherty, una donna che anche quando fa del bene (menare un cattivone che aveva dato dello stupido a David) fa una brutta fine (viene arrestata) La sfilza di cose attribuite a Brenda come "evil carachter" servono sia a spiegare il suo allontanamento, che quindi non fu volontario ma un super mega licenziamento, alla faccia de i vari "vado via per seguire altri progetti" e i "ti siamo grati per questi tre anni insieme, grazie Shannen", ma anche credo per distogliere dal fatto che il più grande vanesio dell'universo Beverly Hillsiano e probabilmente vero odioso della situazione era Jason Priestley/Brandon : lo mostra la sua costante "cockyness" , il suo tirarsela anche nella anti-commuovente scena col presidente degli stati uniti e la sua faccia stupefatta quando scopre che Valery Malone è già fidanzata col "piccoletto" David e lui ahimè non puo provarci come con tutte le altre (per tutte si intende tutte). Lo sguardo finale di Kelly nel camerino di Brenda ha il doppio compito di far passare il fatto che "forse Brenda non era cattiva ma solo le altre due gelose" cosa che non sembra possibile visto la fila praticamente incandescente di atti fastidiosi da parte di Shannen che è questo film ed anche, cosa ancora più ridicola, lasciare la porta aperta per un Beverly Hills vera storia non autorizzata 2. Uno in cui magari Andrea e Steve hanno qualcosa da fare. E in cui ci sono più scene in cui Dylan lavora come muratore (ho trovato tutta quella parte esilarante).

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