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Tutti i Santi Giorni

Qualche anno fa mi capitò di rivedere ferie d'agosto, un film che visto a 13 anni mi sembrò davvero carino e scorrevole, tant'è che lo accumunavo a una certa vena "allegra" genere La Scuola; solo che li dove La Scuola è graffiante senza fare moralismi, ben recitato e simpatico ferie d'agosto è moralista come se l'avesse scritto il papa e al massimo spiritoso. Per dirla come disse un mio amico mentre si parlava proprio del film in onda in quel momento "ah si, Ferie d'Agosto. ma sbaglio, o è quello con la famiglia che vive in una casa senz acqua?" Ebbene si, avevo dimenticato il dettaglio, ma in ferie d'agosto la famiglia di sinistra (chiamata così non da un mio voler stringere il concetto ma proprio da Virzi immagino quando spiegava la trama e quando la scriveva) decide di vivere in una casa senza acqua, perchè capito, sono di sinistra. E' lo stesso motivo per cui i ricchi in Caterina va in città vivono in un castello -e sono di destra e della Lazio- e in tutta la vita davanti chi è laureato in filosofia lavora i un callcenter proprio come dei donnoni vestiti in leopardo che guardano solo il gf. E' il non-compromesso Virziniano, il suo leggero tagliare con un'ascia uscita fuori da un film horror i caratteri, il suo elefante nella cristalleria dei personaggi, che io, da 13 enne, non avevo notato, essendo appunto un tipo di scrittura che a quell'età mi sembrava completamente credibile, come il fatto che delle persone in vacanza si portino un'antenna dietro per vedere meglio le televendite. Anche in questo tutti i santi i giorni Virzì non perde la sua vena polemica - che d'altronde era riuscito a infilare persino nel thriller "il capitale umano" tramite il personaggio interpetato da luigi lo cascio - un attore notoriamente legato a tutto ciò che è il far discutere e lo smuovere le acque. I protagonisti sono una coppia formata da un ragazzo toscano, Guido e una ragazza credo siciliana, Antonia. Dico credo perchè l'accento è giusto giusto accennato. se Guido è un ragazzo con la pazienza e la dolcezza ed anche la cultura di un Sidney Potier mixato a Gesù, Anthonia è leggermente agli antipodi, una donna in litigio con la famiglia -viene ben specificato tutta: persino nipoti che non ha mai visto- che non sa neanche giustificare un ingiustificabile ritardo lavorativo e che suona falsa anche quando chiede delle sincere scuse ai vicini romanacci . Non è solo impensabile che due così siano insieme , non sembra neanche probabile che potrebbero mai farsi una chiaccherata di 5 minuti su un pulman. E' come se alberto angela stesse con nicky minaj . Non è solo un problema di caratteri agli opposti: chiunque nella vita abbia raggiunto il livello di maturità di lui non può essere minimamente interessato a chi è a un livello, anche due, inferiore. Anthonia scrive delle canzoni che non suonano ne più ne meno che dei bootleg abbandonati di Adele prima maniera se non direttamente come quelle nenie indistinguibili nelle pubblicità degli special k o degli yogurt magri. Eppure Guido la spinge come fosse la aretha franklin della borgata dove abitano totalmente sconvolto dall'idea che questo mondo fatto di romani tatoo-ossessionati e figliatori di bambini di nomi brutti non capisca il valore della sua lady chiedendo invece, come tutti sicuramente i burini romani fanno di cantargli "grazie Roma" cosi "ci fomentiamo un pò" (a questi burini va riconosciuto il dono di non saper scrivere michelle ma di usare altresi con nonchalance la parola fomentarsi) Il morandini usava dire che il grande problema del cinema italiano è l'anemia narrativa: ovvero nei nostri flm non succede nulla, nel caso di Virzì questo problema, presente come il sole nel cielo si nota ancora di più perchè da il via a siparietti "cringe worthy" come direbbero in inglese che portano a frasi come "io sono simpatizzante dell atalanta perché ha lo stesso nome della dea greca".

Nelle spiegazioni fallaci da fanatismo calcistico viene sotto la mia motivazione per cui oltre la Roma tifavo il bologna perchè mi piaceva l abbinamento rosso o blu o quello di una mia amica che tifava Lazio perchè le piaceva Nesta. Inoltre nessuno ha mai prima d'ora , neanche in un film, accostato l'atalanta ad un dotto professorone levigato che semmai finito davvero nelle file bergamasche sarebbe morto. Soprattutto se ripetente il motivo del suo gran tifo a gran voce alla notoria facinorosa curva. ps: e come battuta non fa neanche ridere. Va detto che negli ultimi anni lena dunham ha sdoganato quelli che sono i personaggi antipatici a protagonisti. Va detto però che lei l'ha fatto in commedie, nel caso di Antonia non cè questo margine: lei non vi farà ridere, è sullo schermo tutto il tempo per dire "hai scassato la minchia" o tenere musi o essere scontrosa ma non con intenti goliardici: dovete quindi seguire un film in cui una buona metà della coppia protagonista è insopportabile tanto da rendere quella molto più sopportabile quasi odiosa per osmosi , farvi carico del loro dramma (non riescono ad avere figli) con un interesse che se veramente suscitato vi renderebbe forse più masochisti del Guido stesso (Hell, alla decima scena random di pura scemaggine di lei, diciamo tra il momento in cui sparisce con la bimbetta dei vicini a quando tradisce guido ho inziato a dire mio Dio spriamo davvero che non resti mai incinta) . Sul finale verreste poi sommersi da una quantita personaggi frikkettoni che potrebbe darvi il colpo di grazia: si narra che persino le cattivissime mogli di Stanlio e Ollio si siano vergognate di tanto sterotipatismo selvaggio. In effetti se il modello lei piaga instabile / lui genuino era stato già abilmente esposto in casomai, la febbre e nel carinissimo smetto quando voglio creando quindi una certa abitudine nello spettatore la presenza quasi spettacolare di hippie in tutte le salse nell'ultima parte del film e di ogni tipo rende quasi inamissibile rimanere con una bocca che non sia spalancata per l'orrore . Anzi si potrebbe dire quasi dire che se Ferie d'agosto era "quello con la famiglia che stava senza acqua" questo è quello con "due che passano la prima ora solo con trucidone e l ultima solo con dei tremendi hippie" e il dubbio è che siano sempre loro due i meno adatti a presenziare un film da protagonisti -nonostante la bravura esagerata di Marinelli.


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